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Caso DAZN: la rivolta dei consumatori contro il servizio di streaming

Negli ultimi giorni, ha destato grande clamore sul web e non solo la rivolta dei consumatori nei confronti del servizio di streaming DAZN. Il disappunto dei clienti è arrivato dopo il debutto della nuova stagione di Serie A in esclusiva. I clienti hanno lamentato pesantemente la pesantezza dei buffering e della miriade di disservizi che si sono palesati ad osteggiare la tranquilla visione dei primi match di calcio di campionato.

Consumatori e associazioni contro DAZN, i particolari della vicenda

Di recente, non sono stati solo i consumatori ad esprimersi riguardo i pesanti disservizi di DAZN. A scagliarsi contro la piattaforma anche politici e associazioni. Su tutti, hanno profondamente impattato le dichiarazioni dell’Unione Nazionale Consumatori che, intervenendo sulle interruzioni verificatesi durante la trasmissione di alcune delle partite della prima giornata di campionato di Serie A, ha ufficialmente annunciato un esposto sia all’Antitrust che all’Autorità delle Comunicazioni. Pare, infatti, che i malfunzionamenti siano derivati da un sovraccarico di richieste, sicuramente destinato ad aumentare al rientro di tutti gli italiani dalla stagione di ferie.

L’esposto dell’Unione Nazionale Consumatori prevede che la piattaforma metta a disposizione degli abbonati un canale per la fruizione delle partite sul digitale terrestre, nel caso in cui i problemi di connessione dovessero persistere. L’ente richiede, inoltre, una garanzia di porre in essere i necessari investimenti infrastrutturali per evitare fenomeni di congestione della rete e prevenire disservizi per gli abbonati come quelli verificatesi di recente.

Anche il Codacons ci è andato giù pesante sulla vicenda DAZN, infiammando ulteriormente le non poche polemiche riguardo i disservizi. L’ente è  arrivato a richiedere a gran voce il rimborso ai clienti pari all’importo di una singola partita; quella di cui non sono riusciti a godere a causa del congestionamento. Non sappiamo ancora come la vicenda proseguirà. Quel che è certo è che, dopo aver sollevato un polverone mediatico così alto, i vertici di DAZN non potranno chiudere un occhio sulla vicenda.